CEI EN 61482

La protezione contro l’arco elettrico di SAFEJOE – la categoria ” CEI EN 61482 ” raccoglie gli indumenti e i DPI – Dispositivi di Protezione Individuale e gli articoli antinfortunistici progettati e certificati per la “protezione contro l’arco elettrico”.

In particolare troverai prodotti (giacche, pantaloni, tute etc.) marcati CE e certificati in base alle norme:


CEI EN 61482-1-1:2010 (norma europea: IEC 61482-1-1:2009) - clicca per aprire/chiudere

CEI EN 61482-1-1 – Lavori sotto tensione – Indumenti protettivi contro l’effetto termico dell’arco elettrico. Parte 1-1: Metodi di prova – Metodo 1

Questa parte della norma specifica i metodi di prova per misurare il valore della caratteristica di tenuta all’arco termico dei materiali destinati all’uso per vestiario resistente al calore ed alla fiamma, per i lavoratori esposti agli archi elettrici, nonchè il ruolo del vestiario confezionato con tali materiali.

Lo scopo è di riportare i metodi di prova che evidenzino i materiali rispondenti a determinati requisiti.

CEI EN 61482-1-2:2008 (norma europea: IEC 61482-1-2:2007) - clicca per aprire/chiudere

CEI EN 61482-1-2 – Lavori sotto tensione – Indumenti protettivi contro l’effetto termico dell’arco elettrico Parte 1-2: Metodi di prova – Metodo 2

Questa norma, in alternativa ai metodi di prova della IEC 61482-1-1, specifica i metodi di prova dei materiali e degli indumenti destinati ad essere utilizzati per il vestiario resistente al calore e al fuoco dei lavoratori esposti agli archi elettrici.

Il metodo porta ad una “classificazione” in classi di protezione del materiale e del vestiario e, per il test, è utilizzato un arco elettrico diretto e forzato in un circuito a bassa tensione (appunto il “box test”).

CEI EN 61482-2 (norma europea: IEC 61482-2:2009) - clicca per aprire/chiudere

CEI EN 61482-2 – Lavori sotto tensione – Indumenti di protezione contro i rischi termici di un arco elettrico. Parte 2

E’ applicabile agli indumenti protettivi utilizzati nel lavoro se c’è un pericolo di arco elettrico.

Specifica i requisiti e metodi di prova applicabili ai materiali e capi di abbigliamento per indumenti di protezione per i lavoratori esposti ai rischi termici di un arco elettrico basato su:

  1. – le pertinenti caratteristiche generali dei tessuti, testati con i metodi di prova tessili selezionati e
  2. – le proprietà di resistenza termica dell’arco, quali:
    • la valutazione dei materiali per l’arco (ATPV o EBT50), quando testato con un arco elettrico aperto in condizioni di laboratorio definite secondo IEC 61482-1-1, o
    • la classe di protezione all’arco di materiali e capi di abbigliamento (Classe 1 o 2), quando testato con un arco
      elettrico diretto e forzato in condizioni di Pittogramma norma IEC CEI EN 61482laboratorio  definite secondo la norma IEC 61482-1-2

Il pittogramma è quello che troverai sui prodotti certificati in base a questa norma.

I prodotti offerti – oltre ad essere certificati CEI EN 61482 – possono essere POLIVALENTI, cioè certificati anche in base ad altre norme e proteggere da altri rischi (vedi le schede dei singoli prodotti per sapere quali).

Le norme utilizzate – oltre a quelle suddette- sono qui di seguito riportate.


UNI EN ISO 11611:2015 (norma europea: EN ISO 11611:2015) - clicca per aprire/chiudere

UNI EN ISO 11611:2015 – Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi

Pittogramma UNI EN ISO 11611 La norma specifica i requisiti fondamentali minimi di sicurezza e i metodi di prova per indumenti di protezione compresi cappucci, grembiuli, maniche e ghette che sono progettati per proteggere il corpo del portatore compresa la testa (cappucci) ed i piedi (ghette) e che sono destinati ad essere indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili.
Gli indumenti di protezione di questa categoria sono certificati per proteggere il portatore contro piccoli spruzzi di metallo fuso, brevi contatti con la fiamma , calore radiante derivante dall’arco e limitare gli effetti di contatto accidentale con conduttori sotto tensione (100v) in normali condizioni di saldatura.

Sono previste due classi di protezione: la CLASSE 2 è quella che assicura un livello di protezione più elevato.

La norma indica alcune specifiche relative ai seguenti parametri:

  • Tipo di processo

Classe 1Classe 2
Livelli bassi di schizzi di metalli fusi e calore radianteLivelli più elevati di schizzi di metalli fusi e calore radiante
  • Saldatura a gas (acetilene)
  • Saldatura TIG (tungsten inert gas)
  • Saldatura MIG (metal inert gas)
  • Saldatura MMA (manual metal arc – elettrodo al rutile)
  • Saldatura microplasma
  • Brasatura
  • Saldatura a punti
• Saldatura MMA (manual metal arc – elettrodo basico o cellulosico)
• Saldatura MAG (metal active gas)
• Saldatura MIG (metal inert gas con corrente elevata)
• Saldatura al plasma

  • Tipo di lavoro

Classe 1Classe 2
  • Macchine da taglio ossigeno
  • Macchine da taglio plasma
  • Resistenza saldatrici pressione
  • Spruzzatura termica
  • Tavoli di saldatura
  • In spazi chiusi
  • Quando saldatura/operazioni che si sviluppano sopra l’altezza della testa o si svolgono in posizioni difficili

  • Impatto per schizzi & Trasferimento calore radiante

ParametroClasse 1Classe 2
 n. gocce per aumento di T di 40 K 15 gocce25 gocce
 RHTI 24 (livello di d. flusso 20 kW/m2) dopo 7 sdopo 16 s

NB: il RHTI 24 è il tempo in secondi per provocare un incremento della temperatura   del provino da 12 a 24°C del calorimetro posto dietro il campione con una densità di flusso di calore di 20kW/m2.



UNI EN ISO 11612:2015 (norma europea EN ISO 11612:2015) - clicca per aprire/chiudere

UNI EN ISO 11612:2015 – Indumenti di protezione – Indumenti per la protezione contro il calore e la fiamma – Requisiti prestazionali minimi

La norma specifica i requisiti prestazionali per capi di abbigliamento costruiti con materiali flessibili che sono progettati per proteggere il corpo del portatore, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalla fiamma. Per la protezione della testa e dei piedi, gli unici articoli di abbigliamento di protezione che rientrano nello scopo e campo di applicazione della norma sono le ghette, i cappucci ed i copristivali. Per quanto concerne i cappucci, non sono forniti requisiti per le visiere e l’equipaggiamento per la respirazione.

Gli indumenti di protezione conformi alla norma (REQUISITI MINIMI) sono destinati a proteggere i lavoratori
•contro brevi contatti con la fiamma(A)
•ALMENO uno degli altri (o combinazione degli altri) con classe minima 1.

Il pittogramma riporta le prime 5 lettere dell’alfabeto (indicanti il requisito di protezione) con un numero indicante il livello di protezione per ognuno.

Nello specifico i requisiti di protezione e loro livelli sono:

  1. Propagazione limitata della fiamma (prova secondo EN ISO 15025 + EN ISO 14116)

La norma UNI EN ISO 15025:2017 (“Indumenti di protezione – Protezione contro la fiamma – Metodo di prova per la propagazione limitata della fiamma“) specifica due procedure per la determinazione delle proprietà di propagazione della fiamma di materiali flessibili verticalmente orientati, sotto forma di tessuti singoli o con componenti multipli (rivestiti, imbottiti, multistrato, a sandwich e combinazioni simili), quando sottoposti a una piccola fiamma definita, mentre la UNI EN ISO 14116:2015 (“Indumenti di protezione – Protezione contro la fiamma – Materiali, assemblaggi di materiale e indumenti a propagazione di fiamma limitata”)  specifica i requisiti prestazionali dei materiali, degli assemblaggi di materiale e degli indumenti di protezione a propagazione di fiamma limitata allo scopo di ridurre la possibilità che un indumento bruci, quando in contatto occasionale e breve con piccole fiamme, rappresentando in tal modo un pericolo esso stesso. Sono specificati inoltre requisiti supplementari per gli indumenti.

Sono previste due classi di protezione A1 e A2, con i seguenti requisiti

A1A2
Accensione superficialeAccensione al bordo
  • Nessun provino deve presentare la formazione di foro
  • Nessun provino deve prendere fuoco alla sommità o al bordo laterale
  • Nessun provino deve fondersi, prendere fuoco o produrre detriti fusi
  • Il valore media di fiamma residua deve essere ≤2 s
  • Il valore medio del tempo di incandescenza residua deve essere ≤ 2 s
  • Le cuciture devono continuare a mantenere l’assemblaggio dei componenti dell’indumento
  • Nessun provino deve prendere fuoco alla sommità o al bordo laterale
  • Nessun provino deve fondersi, prendere fuoco o produrre detriti fusi
  • Il valore media di fiamma residua deve essere ≤2 s
  • Il valore medio del tempo di incandescenza residua deve essere ≤ 2 s

  1. Resistenza al calore convettivo

Determinato secondo la UNI EN ISO 9151:2017 (“Indumenti di protezione contro il calore e le fiamme – Determinazione della trasmissione di calore mediante esposizione a una fiamma“) che specifica un metodo per determinare la trasmissione del calore attraverso i materiali o gli assemblaggi dei materiali utilizzati per gli indumenti di protezione. Conseguentemente i materiali possono essere classificati secondo il calcolo di un indice di trasferimento del calore che fornisce l’indicazione della relativa trasmissione del calore nelle condizioni di prova specificate.

Il parametro determinato dalla prova è il HTI 24s- Indice di trasmissione del calore, ossia il tempo, espresso in secondi, per un aumento della temperatura di 24°C.

I livelli di prestazione della protezione sono

Livelli prestazionaliHTI minHTI MAX
 B1 4,0<10,0
 B2 10,0<20,0
 B3 20

  1. Resistenza al calore radiante

E’ un parametro da determinare secondo gli standard della UNI EN ISO 6942:2004 /norma europea EN ISO 6942:2002  (“Indumenti di protezione – Protezione contro il calore e il fuoco – Metodo di prova: valutazione dei materiali e materiali assemblati quando esposti ad una sorgente di calore radiante“), che specifica due metodi complementari (metodo A e metodo B) per determinare il comportamento dei materiali previsti per gli indumenti di protezione contro il calore sottoposti a radiazione da calore.

Sono definite 4 classi di protezione in base al parametro RHTI 24-tempo (in secondi) che intercorre tra l’inizio dell’irradiamento (ad una densità di flusso pari a 20 kW/m2) e il raggiungimento di un innalzamento della temperatura del calorimetro dietro al provino di 24°C.

Livelli prestazionaliRHTI
min
RHTI
MAX
 C1 7,0<20,0
 C2 20,0<50,0
 C3 50,0<95,0
 C4 95,00

  1. Spruzzi di alluminio fuso

La prova è standardizzata nella  norma UNI EN ISO 9185:2008 (recepimento della EN ISO 9185:2007), “Indumenti di protezione – Valutazione della resistenza dei materiali allo spruzzo di metallo fuso“.

Le classi degli indumenti sono relative ai seguenti livelli prestazionali (in base ai grammi di metallo fuso versato sul tessuto senza arrecare danno ad una pellicola di PVC posta sotto il tessuto stesso)

Livelli prestazionaliminMAX
 D1 100<200
 D2200<350
 D3 350

  1. Spruzzi di ferro fuso

La prova è standardizzata anch’essa nella norma UNI EN ISO 9185:2008.

Le classi degli indumenti sono relative ai seguenti livelli prestazionali (in base ai grammi di metallo fuso versato sul tessuto senza arrecare danno ad una pellicola di PVC posta sotto il tessuto stesso)

Livelli prestazionaliminMAX
 E1 60<120
 E2120<200
 D3 200

  1. Calore da contatto

Il livello di prestazione viene determinato secondo la norma UNI EN ISO 12127-1:2016 (recepimento della norma europea EN ISO 12127-1:2015, dal titolo “Indumenti per la protezione contro calore e fiamma – Determinazione della trasmissione del calore di contatto attraverso l’indumento o i materiali costituenti – Parte 1: Calore di contatto prodotto con cilindro riscaldato“) che specifica un metodo di prova per la determinazione della trasmissione del calore di contatto, applicabile agli indumenti di protezione (inclusi i protettori delle mani) e ai loro materiali costituenti destinati a proteggere contro le alte temperature di contatto. (L’applicazione è ristretta alle temperature di contatto comprese tra 100 °C e 500 °C).

Il parametro determinato dalla prova è il tempo limite (in secondi) in cui la temperatura del calorimero posto dietro al provino si innalza di 10 C al di sopra del valore iniziale.

I livelli di prestazione della protezione sono

Livelli prestazionalit mint MAX
 F1 5,0<10,0
 F2 10,0<15,0
 F3 15



UNI EN 13034:2009 (norma europea EN 13034:2005+A1:2009) - clicca per aprire/chiudere

UNI EN 13034:2009 – Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi – Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])

Pittogramma UNI EN ISO 13034Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi – Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])

NB. gli indumenti di tipo “PB” sono quelli a protezione “parziale” del corpo, come ad esempio camici, grembiuli, maniche, etc.

Gli indumenti di protezione dei Tipi 6 e PB 6 costituiscono il più basso livello di protezione chimica e sono destinati a proteggere da una potenziale esposizione a piccole quantità di spruzzi leggeri, aerosol liquidi o schizzi accidentali di volume ridotto di sostanze chimiche non immediatamente pericolose.

Pertanto possono essere utilizzati quando:

  • il rischio valutato è basso
  • non è necessaria una barriera completa alla permeazione dei liquidi (a livello molecolare)
  • i portatori sono in grado di assumere tempestivamente azioni adeguate se i loro indumenti sono contaminati

Gli indumenti completi devono proteggere almeno il tronco e gli arti (tute intere o a due pezzi), con o senza cappuccio, calzari o copristivale.
La progettazione degli indumenti deve inoltre garantire che non esistano caratteristiche che generino la raccolta di agenti chimici liquidi e li trattengano sulla superficie del tessuto.

Clicca per maggiori informazioni sulla “protezione contro il rischio chimico”.


UNI EN 1149-5:2008 (norma europea EN 1149-5:2008) - clicca per aprire/chiudere

UNI EN 1149-5:2008 – Indumenti di protezione – Proprietà elettrostatiche – Parte 5: Requisiti prestazionali dei materiali e di progettazione

Pittogramma norma UNI EN 1149-5

La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi. I requisiti possono risultare insufficienti in atmosfere infiammabili arricchite di ossigeno. La norma non è applicabile per la protezione contro la tensione di rete.

I requisiti dell’indumento sono:

  • devono coprire il corpo e altri indumenti non conduttivi durante l’utilizzo
  • gli accessori sottili che non hanno proprietà dissipative (etichette, strisce riflettenti etc) devono essere fissate in modo permanente
  • sono ammesse parti conduttive (cerniere, bottoni) ma solo se coperte dal materiale più esterno
  • devono avere punti di contatto con il corpo (elemento conduttivo)
  • al fine di dissipare la carica elettrostatica, gli indumenti devono essere continuamente messi a terra mediante l’utilizzo di calzature di sicurezza conduttive, di pavimenti e/o specifici cavi di messa a terra (altrimenti il capo e/o l’utilizzatore rimarranno carichi)

I metodi di prova per queste tipologie di indumenti sono standardizzati nelle norme riportate in tabella

Norma italianaNorma europeaTitolo e descrizione
UNI EN 1149-1:2006EN 1149-1:2006Indumenti di protezione – Proprietà elettrostatiche – Parte 1: Metodo di prova per la misurazione della resistività di superficie

La norma specifica un metodo di prova per materiali destinati ad essere utilizzati nella fabbricazione di indumenti (o guanti) di protezione che dissipano cariche elettrostatiche, per evitare scariche che possano innescare incendi. Il metodo non si applica ai materiali utilizzati nella fabbricazione di indumenti o guanti di protezione contro normali tensioni elettriche.

UNI EN 1149-2:1999EN 1149-2:1997Indumenti di protezione – Proprietà elettrostatiche – Metodo di prova per la misurazione della resistenza elettrica attraverso un materiale (resistenza verticale).

La norma specifica un metodo di prova per la misurazione della resistenza elettrica verticale dei materiali degli indumenti di protezione. La norma non e’ applicabile per la protezione contro la tensione di rete.

UNI EN 1149-3:2005EN 1149-3:2004Indumenti di protezione – Proprietà elettrostatiche – Parte 3: Metodi di prova per la misurazione dell attenuazione della carica

La norma specifica i metodi per misurare la dissipazione delle cariche elettrostatiche dalle superfici dei materiali per i capi di abbigliamento.

(pr) en 1194-4Metodo di prova dell’indumento intero



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